Luca Cambiaso, Pietà (Basilica di S.Maria Assunta)

Luca Cambiaso, Pietà

Autore: Luca Cambiaso

Titolo dell'opera: Pietà

Data: 1571 ca.

Ubicazione: Chiesa di Santa Maria Assunta

Dimensioni: cm 308x247

Tecnica: olio su tela

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Descrizione dell'opera

L' opera si trova nella Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano, intitolata anche ai Santi Fabiano e Sebastiano. Commissionata intorno al 1481 dal facoltoso aristocratico genovese Bendinello Sauli, la Basilica fu costruita a partire dal 1552, subì negli anni diverse modifiche e il progetto definitivo fu infine affidato all' architetto perugino Galeazzo Alessi, uno dei migliori architetti che operavano in Italia in quel tempo. A pianta quadrata e con una maestosa cupola centrale presenta un interno molto ricco nel campo della pittura e in quello della scultura tanto da essere considerata ad oggi uno dei capolavori dell' architettura rinascimentale a Genova.

All' interno assume un rilievo particolare la tela con la Pietà di Luca Cambiaso posta sopra l' altare della cappella Sauli nel fianco sinistro, inaugurata nel 1575. Il quadro appare estremamente bilanciato e simmetrico in tutte le sue parti: al centro della scena la Madonna tiene in braccio il corpo morto di Cristo e la Maddalena insieme ad una pia donna è protesa verso la Salma ed enfatizza la tragicità del momento. Un' altra donna è in ginocchio sul lato sinistro mentre sull' estremità destra, con un richiamo alla posizione curva, è ritratto il committente in abiti cinquecenteschi, colto in un momento di meditazione. Ai lati del gruppo divino in piedi troviamo S. Giovanni e Nicodemo, due personaggi che spesso ricorrono nelle Pietà del cinquecento genovese. La chiusura nel mantello e il dinamismo nel corpo di S. Giovanni abbinati alla posizione della Maddalena, si discostano dal personaggio individuato con Giuseppe d' Arimatea che per il suo distacco emotivo dalla tragicità della scena e per la sua posizione ricorda i canoni della pittura fiamminga, ancora in parte presenti nei ritardatari pittori liguri dell' inizio del secolo. Sul fondo accentua la drammaticità il Golgota con le tre croci, intorno alle quali si scorgono piccole figure e bagliori di luce. La scena è in notturno (a seguire con esattezza storica il racconto evangelico) con figure spaziate e cadenzate nel loro equilibrio e con una grande accentuazione di toni pietistici. L' individuazione dei personaggi data da molta della critica recente, in particolare dal Venturi, non combacia con una prima descrizione fornita dall' Alizeri che identificava il personaggio in piedi sulla destra della tela con il committente; il personaggio in ginocchio sempre sul lato destro con lo stesso Cambiaso e infine la donna che piange con le spalle rivolte verso lo spettatore con la cognata del pittore, da lui amata dopo la morte della moglie Peregrina. Si impone nel quadro in modo profondo ed immediato un' atmosfera tragica: la gamma dei colori si riduce a pochi severi toni e il dolore è reso negli atteggiamenti e nei volti dei personaggi che compongono la scena, in modo particolare nella Madonna e nelle tre donne, creando un effetto di solennità grandiosa.

Per questi caratteri il Magnani riconduce l'opera alla fase tarda della pittura del Cambiaso. Sostiene come, dopo il 1570, si assista ad un cambio di rotta nella resa dei temi delle sue opere artistiche: la serenità dei toni dei primi lavori e anche di quelli della maturità, cede sempre più ad una certa gravità nell' uso dei colori e nella rappresentazione dei personaggi; i quadri a soggetto religioso puntano sempre più all' essenzialità del tema in una funzione meditativa rispettando le esigenze di "decoro" dettate dalla Chiesa controriformata. Il Magnani individua il contesto culturale in cui il Cambiaso esegue quest' opera con la Genova del XVI secolo: la classe dominante oligarchica e in particolare le famiglie più facoltose, richiedevano artisti in grado di svolgere grandi imprese decorative per manifestare il loro ruolo di potere nella vicenda artistica cittadina. Gli ultimi anni dell' attività a Genova del Cambiaso sono segnati da avvenimenti significativi dal punto di vista religioso: una stabilizzazione dell' ordine dei Gesuiti e di ordini di nuova formazione, quali i Teatini e i Carmelitani Scalzi, la venuta del visitatore apostolico Monsignor Bossio nel 1582 che segnerà il definitivo ingresso di una cultura controriformata. Negli stessi anni scoppia anche la cosiddetta "guerra dei due portici" nella realtà genovese, che vede contrapporsi nobili vecchi e nobili nuovi e che si conclude con un accordo nel quale si inserisce anche l' autorità centrale della Chiesa. In questo giro di anni il Magnani individua il cambiamento dell' operare del pittore: il Cambiaso sembra abbandonare gli equilibri fino a quel punto conseguiti e rinunciare ai fattori seduttivi del fare artistico per una "volontà di devozione" e una tendenza alla semplificazione della figura in chiave spesso meditativa; queste sono scelte strumentali adottate con un' intenzione morale e religiosa. Il Cambiaso rivela in queste ultime opere una propensione meditativa tipica della spiritualità coeva: si avvicina alla storia sacra con questo scopo creando un colloquio tra i personaggi rappresentati passando attraverso la contemplazione e la riflessione interiore. Parlando della Pietà della basilica di Carignano il Magnani evidenzia come in questo notturno il pittore abbia ridotto le seduzione pittoriche per seguire quella maniera che il Soprani giudica "fondata più nella pratica che nello studio". Il linguaggio del Cambiaso sembra rispondere anche alle esigenze dei nobili committenti genovesi, tanto che per la sua originalità e creatività si impone sugli altri artisti attivi a Genova e come testimonia il Soprani riceve innumerevoli committenze da parte delle famiglie genovesi più rinomate come gli Spinola e i Doria. Cambiaso è l' artista che più rappresenta in questi anni Genova e la sua classe di potere; è in grado di elaborare uno stile che non solo rispetta le esigenze religiose degli anni del concilio di Trento ma che insieme mantiene la bellezza e l' originalità della sua ricerca pittorica. Anche dopo il 1570 furono tanti i quadri commissionati ed eseguiti a Genova in questa "seconda maniera".

Il Soprani collega la vita privata del pittore al cambiamento che avvenne nel suo stile sostenendo che la morte della moglie, l' amore per la cognata reso impossibile dalla mancata grazia di Papa Gregorio XII e la preoccupazione per i figli indebolirono la sua creatività artistica. Dopo questi tristi eventi il suo stile subì una notevole variazione e i suoi lavori risultarono privi di quella bellezza che aveva dimostrato in tutte le sue opere precedenti. Proprio tra queste opere il Soprani cita la Pietà della chiesa di S. Maria di Carignano. Questa testimonianza del Soprani viene criticata da alcuni documenti pubblicati dal Labò e citati dalla Suida, che dimostrano come nel 1580 il pittore aveva avuto una figlia, Camilletta, dalla cognata, considerata sua legittima moglie. In ogni caso la Suida afferma che il cambiamento di stile visibile nella Pietà e nelle opere più tarde non è riconducibile alle sole vicissitudini personali ma ad un variato quadro culturale e artistico in cui il pittore si ritrovò a lavorare. La produzione artistica del Cambiaso è confinata principalmente nella realtà genovese. Importanti furono il viaggio a Roma nel 1575, citato dal Soprani, in cui il contatto diretto con l' arte antica e con i capolavori dei maestri del rinascimento italiano fu decisivo per la sua vita e la sua arte. Il centro artistico in cui il pittore lavorò nell' ultimo periodo della sua carriera fino alla sua morte fu la Spagna e in particolare il centro dell' Escorial che per gli artisti dell' epoca era un polo attrattivo di guadagno e fama. Fonti documentarie (fornite dalla Suida) dimostrano che il 19 Novembre 1583 il Re firmò la patente con la quale il Cambiaso era nominato pittore di corte.

La Pietà in S. Maria Assunta è uno dei massimi lavori eseguiti a Genova dopo il 1570. Il tema della Pietà fu ripreso altre volte dal Cambiaso: una delle sue interpretazioni più alte è quella di Palazzo Rosso mentre una replica ridotta intitolata "Deposizione", si trova nella chiesa di S. Maria Assunta di Nozarego a S. Margherita ligure.

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Fonti

Alizeri Federico, Guida artistica per la città di Genova, giornata seconda, Genova, 1846, pag 257-272. : "Primeggia tra queste e chiede prima le nostre osservazioni la basilica di S. Maria dei santi Fabiano e Sebastiano[...]. Ne deliberò la fabbrica Bendinello Sauli[...].Possiamo fissarne l' istituzione sotto il 1481[...]. Quantunque la Basilica fosse cominciata dagli eredi nel 1552, anno in cui il moltiplico bastò alle spese e proseguita con parecchie mutazioni alla volontà del testatore. Si studiaron però di superare la magnifica idea nella scelta dei mezzi,fino a chiamar da Perugia a tale uopo Galeazzo Alessi,uno dei migliori architetti che propagassero di què giorni in Italia gli esempi michelangioleschi[...]. Si crede che in quella figura ritta in piedi sulla destra dello spettatore ritraesse il committente,in quella che sta ginocchione se stesso; e nella femmina che piange,rivolta quasi colle spalle a chi guarda effigiasse, ad imitazione di Raffaello nella sua Trasfigurazione, l'oggetto del suo amore, la diletta cognata, che proibitagli in moglie fu causa dell' immatura sua morte[...]." (online sul sito http://www.fosca.unige.it/fonti.php).

Soprani Raffaelle, Le Vite de Pittori, scultori et architetti genovesi e de forestieri che in Genova operarono, Genova, 1674, pag 86-93. "Innumerabili sono le tavole dipinte dal felicissimo pennello di Luca Cambiaso nello spazio di dodici anni; che tanti appunto n'impiegò in questa seconda maniera; onde s' io volessi contarle tutte,non potrei certamente venirne a capo. Egli era in un continuo e speditissimo operare. Cavalieri di questa città e personaggi stranieri a folla gli commettevan lavori di tutte misure, e sì d' immagini sacre che di profane:ed egli senza indugio e con perfezion d' arte eseguivali e n' era applaudito e rimunerato[...]. Insomma tante furono le tavole lavorate dal Cambiaso su quella seconda maniera[...]. Sul prestato stile dipinse pure a fresco il nostro Cambiaso e particolarmente dentro il palazzo del sig. Luca Spinola Valenza[...].Licenziatosi quindi dal Paggi proseguì verso Roma dove giunto si portò pien di buona speranza al Sommo Pontefice,era allora Gregorio XII, al quale presentò due rarissimi quadri di sua mano ed espose umilmente la supplica, attendendone favorevol rescritto. Ma la cosa gli andò fallita. Imperocchè non solamente gli venne negata la grazia ma altresì fu da quella suprema potenza costretto a promettere che ritornato in patria avrebbe senza indugio allontanata dalla casa l' amata femmina[...]. Condusse poscia moltissimi lavori che da ogni parte gli venivano commessi; ma in questi quasi infiacchito lo spirito, riconoscono gl' intendenti una notabil variazione, e mancanza di quella bellezza che per lo passato aveva dimostrato[...].".

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Bibliografia

Frabetti Giuliano e Gabbrielli Anna Maria, Catalogo delle opere, in: ente manifestazioni genovesi, Luca Cambiaso e la sua fortuna, Genova - palazzo dell'accademia - Giugno, Ottobre 1956, pag 53-54.

Leonardi Andrea, Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano, in: Leonardi Andrea, Manzitti Anna, Priarone Margherita, Stagno Laura, La città di Luca Cambiaso, Genova, Sagep, 2007, pag 3-5 e 56-57.

Magnani Lauro, Luca Cambiaso da Genova all' Escorial, Genova, Sagep editrice, 1995, pag 229-234 e 278.

Magnani Lauro, Luca Cambiaso: idea, pratica, ideologia, in: Boccardo Pietro, Boggero Franco, Di Fabio Clario, Magnani Lauro, con la collaborazione di Jhonatan Bober, Luca Cambiaso, un maestro del cinquecento europeo, Cinisello Balsamo, Milano, SilvanaEditoriale, 2007, pag 49-55.

Suida Manning Bertina e Suida William, Luca Cambiaso, la vita e le opere, Milano, casa editrice Ceschina, 1958, pag 7-30 e 55-56.

Venturi Adolfo, Storia dell' arte italiana, la pittura del cinquecento, volume IX, parte VII, Milano, Hoepli editore, 1934, pag 822-853.

 

Immagini


Immagine:Pietà Luca Cambiaso.jpg

Pietà di Luca Cambiaso (Basilica di S. Maria Assunta)

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022